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Qualità dell’aria e trasporto sostenibile: nuove tecnologie a servizio della City

Negli ultimi anni, si è rilevato un notevole calo delle emissioni di inquinanti atmosferici prodotte dal trasporto stradale, grazie ai miglioramenti tecnologici apportati ai veicoli, con la conseguente diminuzione delle emissioni medie per km percorso dei veicoli nuovi. Ciononostante, la qualità dell’aria nelle grandi aree urbane e in alcune macroaree del Paese, come la Pianura Padana, non rispetta ancora i valori limite stabiliti dalla normativa europea.

Dal 2000, a livello europeo, esiste un sistema di monitoraggio della sostenibilità delle politiche dei trasporti basato su indicatori pubblicati annualmente: si tratta del sistema TERM (Transport and Environment Reporting Mechanism) . Un altro sistema europeo che comprende indicatori del trasporto sostenibile è quello degli Indicatori di Sviluppo Sostenibile (SDI).

Il trasporto ecocompatibile è infatti una delle sette sfide fondamentali della strategia di sviluppo sostenibile dell’Unione Europea.

L’obiettivo generale della strategia è quello di garantire che i sistemi di trasporto rispondano ai bisogni economici, sociali ed ambientali della società, minimizzando le ripercussioni negative. Ridurre i consumi di energia e le emissioni, realizzare sistemi di trasporto ecocompatibili, ridurre l’inquinamento acustico e i decessi dovuti ad incidenti, costituiscono, invece, gli obiettivi operativi ed i traguardi. La valutazione dei progressi realizzati dall’UE verso gli obiettivi generali e specifici è parte integrante della strategia stessa e si effettua sulla base degli Indicatori di Sviluppo Sostenibile (SDI).

Il monitoraggio delle emissioni di inquinanti atmosferici provenienti dai trasporti, in particolare degli ossidi di azoto e del particolato, rappresenta uno degli indicatori TERM e SDI.

 

 

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